Vedi Laika, è strana la vita: tutti pensano che ormai non c’è altro che la rassegnazione ed invece, un caldo 2 luglio, ad uno sciopero preparato con grande difficoltà e con qualche errore, Torino (città operaia per eccellenza) si riempie di gente, di bandiere e striscioni rossi, di slogan contro l’attacco dei padroni e di un governo pseudo-fascista, classista e anti-deboli. Ben 35000 hanno sfilato sotto un calore tremendo (12000 per la questura!). Ti assicuro che la città era piena di lavoratori, pensionati, studenti che chiedevano dignità, salari e diritti adeguati e, soprattutto, che questa crisi ideata e praticata dal capitale, da questo sia pagata.

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Certo, che si fa ora? Si va in vacanza? Si tifa perché questo mondiale di calcio lo vinca Maradona? Peccato sia già uscito. Eh no, cara Laika, adesso il gruppo dirigente della CGIL non ha più alibi perché la gente gli ha detto che fare: deve costruire una piattaforma rivendicativa che unifichi tutto il mondo del lavoro, a partire da quello più sfruttato e precario, e comunciare una battaglia di civiltà! Sarà dura e lunga ma la gente ci ha chiesto questo con gli scioperi del 25 giugno e del 2 luglio. Contrastare il disegno eversivo di questo governo e di questa confindustria è possibile! Anzi, ora non è più rinviabile. Cara Laika, noi in CGIL ci batteremo perché finalmente si costruiscano le ragioni per portare le masse a migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro oggi veramente compromesse!

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